La latteria - Latteria Bera

PASSATO

Tutto ha inizio il 1 Maggio del 1958 quando mia nonna Romola e sua sorella Marta decidono di rilevare una piccola latteria in Via San Tommaso 13. Le scaffalature erano molto vecchie e il bancone era tenuto su con dei mattoni. La licenza, raccontava spesso mia nonna, è stata comprata con i sacrifici di tutta la famiglia.

Mia zia Marta però aveva altri progetti: voleva aprire una sua attività. Decide così di prendere una panetteria in Corso Palestro per poi, negli anni successivi, trasferirsi al numero 12 di Via San Tommaso, esattamente difronte alla latteria.

La decisione di zia Marta costringe la terza sorella, Bruna, a licenziarsi dalla Metron (antica fabbrica costruttrice di manometri e contachilometri) per aiutare mia nonna nella gestione del negozio. Il negozio, con il passare degli anni, riesce a farsi sempre più notare e ricordare oltre che per la qualità dei suoi prodotti anche per la disponibilità e l’attenzione verso il Cliente.

La latteria serviva tutti i bar, alberghi e alcuni ristoranti della zona. All’epoca si vendevano, come mi ripete spesso mia nonna, 600 e più litri di latte al giorno, consegnati a mano da mia zia Bruna.

Il negozio serviva la famiglia Agnelli e i cuochi delle famiglie nobili della zona, perfino un ex cuoco della Casa Reale che aveva passato a mia nonna alcune ricette che lei, a sua volta, dispensava a molti clienti (l’arrosto con la panna liquida e il limone era uno delle sue preferite).

Il negozio negli anni è stato argomento di diversi articoli di giornale usciti su La Stampa, La Repubblica, Torino7, Glamour ed Elle e tanti altri italiani e internazionali. 

Carlin Petrini, fondatore dell’associazione SlowFood ha dedicato un capitolo del suo libro “Gente di Piemonte” all’operato di mia nonna e mia zia.

PRESENTE

Dopo 58 anni di sapiente lavoro, con qualche anno in più e qualche acciacco dovuto all’età, mia nonna e pro zia decidono nel 2015 di ritirarsi. Così da qualche anno ormai, gestisco l’attività di famiglia.

Nipote di Romola e pronipote di Bruna, da sempre in negozio – per giocare da piccola e aiutare da grande – decisa, con l’aiuto della “storica” commessa Evelin (in negozio da 33 anni), a far di tutto per mantenere intatte le tradizioni del negozio ma, al tempo stesso, a portare qualche piccola innovazione un po’ più a passo con i tempi.

Credo molto in questo progetto, credo fermamente che la gente abbia ancora voglia di mangiar bene e di scoprire piccole realtà di vicinato come questa. Credo nel contatto diretto con la gente e i clienti, credo nell’instaurarsi di un rapporto continuo e famigliare, di dialogo e confronto. La mia idea di commercio si basa sull’ascoltare le esigenze dei miei clienti, consigliare e informarli sui migliori prodotti che possono trovare in negozio.

Credo nella qualità, credo nel gusto e credo che l’unica arma che ancora rimane ad attività come la mia sia comunicare e scegliere sempre il meglio ed il particolare nei prodotti. Semplici ma di qualità. Credo nei piccoli produttori, molto spesso sinonimo di genuinità.  Cosa c’è di più bello d’altronde che sapere cosa si mangia?

Il mio intento è quello di vendere e al tempo stesso divulgare una Vera Cultura del Cibo: una cultura tutta italiana che deve essere preservata, protetta e diffusa.

In questi anni ho avuto modo di effettuare piccoli ma significativi cambiamenti in negozio: la scelta di piccoli produttori, le degustazioni di formaggi e salumi da asporto, la comunicazione su Instagram e Facebook che mi hanno consentito di ampliare la mia clientela italiana ed estera e soprattutto coltivarla nel tempo a distanza e, le consegne a domicilio e le spedizioni in Italia all’estero, le collaborazioni con le guide turistiche e con piccole aziende locali.

FUTURO

Di strada ne abbiamo fatta dal 1958 ma ho, abbiamo, ancora tanto da fare, pensare e realizzare.

Giorno dopo giorno, anno dopo anno, con l’intento di crescere, di tramandare il passato e le tradizioni e comunicare la qualità delle migliori tradizioni e i migliori alimenti italiani.

Guardiamo sempre il nostro passato, facciamo il possibile per mantenere intatte le belle tradizioni e il savoire faire che mia nonna e mia zia ci hanno insegnato. Ma è altrettanto importante realizzare piccoli cambiamenti che anno dopo anno consentono a mantenere l’attenzione alta verso la nostra realtà e il nostro negozio.

Per questo motivo, da qualche tempo proponiamo degustazioni da asporto con l’intento di condividere la nostra cultura casearia. Ogni degustazione viene progettata, in termini di selezione, secondo le esigenze del cliente in modo da andargli incontro sui suoi gusti, in ogni tagliere mettiamo solo specialità, particolarità regionali non semplici da trovare altrove proprio perché crediamo che le piccole produzioni meritino voce e attenzione.

Proponiamo pochette degustazione da passeggio: un piccolo snack – street food per avvicinarsi alla tradizione casearia spiegando sempre la piccola selezione che scegliamo al momento.

Proponiamo un piccolo menù di dolci tentazioni da passeggio, in costante aggiornamento (meglio controllare la pagina instagram per tenersi più aggiornati). Fra le più gettonate sicuramente: la coppetta di panna montata fresca fatta al momento con la storica planetaria del negozio, lo zabaione caldo e panna montata con marron glace

I progetti e le idee sono ancora tante e stiamo lavorando per poterle realizzare tutte una per volta.

Il nostro voler diffondere cultura enogastronomica passa anche da eventi degustazione in collaborazione con produttori e altri negozi, collaborazioni con le guide turistiche della città e degustazioni ad hoc organizzate per aziende o club.

Passano gli anni, cambiano le generazioni ma il negozio rimarrà sempre la solita latteria all’angolo, pronta a farvi assaggiare tutto ciò che desiderate e a regalare assaggi anche ai vostri amici a quattro zampe come hanno sempre fatto con tanto amore mia nonna e mia zia.